Responsabilità o Opportunità?
Approfondimento sul concetto di responsabilità in merito all’installazione di impianti e valutazione delle opportunità correlate
L’installatore, nello svolgimento delle sue funzioni, è chiamato ad assumersi delle specifiche responsabilità, ciò è principalmente dovuto alla natura professionale della sua attività. Solitamente il termine “responsabilità” richiama alla mente una serie di aspetti negativi connessi con le conseguenze sanzionatorie correlate alle proprie azioni. Con il presente focus intendiamo chiarire, a livello globale tali aspetti, e sottolinearne l’orientamento positivo da intendersi come opportunità professionale.
Ritornando al termine “responsabilità” esso si può intendere anche come il dover rispondere della propria condotta, e in tal senso la legge aiuta la figura dell’installatore indicando quali comportamenti adottare proprio per evitare le conseguenze sanzionatorie. Le norme rappresentano proprio la soluzione poiché contengono l’iter da utilizzare per realizzare gli impianti alla regola dell’arte tutelando appieno il proprio livello di responsabilità.
Nell’ottica di una condotta professionale, l’installatore deve essere cosciente di assumersi diversi livelli di responsabilità tra cui:
- responsabilità civile: ovvero quella contrattuale assunta nei confronti del proprio committente oppure quella cosiddetta extracontrattuale relativamente all’utilizzatore dell’impianto;
- responsabilità amministrativa: ovvero quella correlata ai propri requisiti tecnico-professionali e quella connessa alle dichiarazioni rilasciate;
- responsabilità penale: ovvero quella correlata con la violazione delle norme sulla sicurezza.
Focalizziamo l’attenzione, in particolare, sulla responsabilità amministrativa in quanto essa è profondamente connessa con i requisiti tecnico professionali. L’installatore deve, perciò, essere iscritto alla competente Camera di Commercio e questo lo abilita anche a rilasciare le dichiarazioni di conformità per i lavori di installazione, trasformazione, ampliamento e manutenzione straordinaria.
L’aspetto della dichiarazione di conformità è estremamente importante, poiché non si tratta di un mero adempimento burocratico, ma bensì si tratta di una documentazione che attesta l’esecuzione dei lavori secondo la regola dell’arte.
Il concetto di regola dell’arte è menzionato dall’art. 6 del D.M. 37/2008: “l’installatore è tenuto a realizzare gli impianti secondo la regola dell’arte in conformità della normativa vigente”. Anche l’articolo 1 della Legge 1083/1971 indicava che: “tutti i materiali, gli apparecchi, le installazioni e gli impianti alimentati con gas combustibile per uso domestico ed usi similari devono essere realizzati conso le regole specifiche della buona tecnica, per la salvaguardia della sicurezza”.
In sostanza seguire la regola dell’arte significa applicare le norme tecniche e tale aspetto è appunto ben evidente nella dichiarazione di conformità dove la figura dell’installatore dichiara, sotto la propria responsabilità, che l’impianto è stato realizzato in modo conforme alla regola dell’arte.
La conoscenza e l’applicazione delle norme tecniche fa quindi la differenza e rappresenta il miglior modo per tutelare la propria responsabilità ma anche per trasmettere valore alla propria professionalità nei confronti del committente e del cliente.
Le norme possono offrire enormi vantaggi poiché conoscerle significa incrementare le proprie competenze e dare un alto livello di qualità al proprio operato, sottolineando (con opportune strategie comunicative) che la dichiarazione di conformità è una vera e propria “certificazione” dell’intervento di installazione e come tale non è un semplice atto burocratico ma l’epilogo di un iter interamente finalizzato alla comprova della professionalità.