Il Bonus Casa e la Manutenzione dell’Impianto
Per la manutenzione dell’impianto termico il cliente può beneficiare dell’incentivo bonus casa?
Gli interventi per ristrutturazioni edilizia che godono dell’incentivo Bonus casa sono classificati e definiti dall’art. 3 del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, approvato con DPR n. 380 del 2001. In particolare, solo per gli interventi effettuati sulle parti comuni, la detrazione spetta per le spese di manutenzione ordinaria (lett. a).
Ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. a), del D.P.R. n. 380 del 2001, gli interventi di manutenzione ordinaria sono quelli che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.
Così come riportato dalla Circolare 13/E del 2019 Sono esempi di interventi di manutenzione ordinaria:
- la riparazione di impianti per servizi accessori (impianto idraulico);
- l’impianto per lo smaltimento delle acque bianche e nere;
- lo spurgo e pulizia delle fosse biologiche;
- la sostituzione di elementi di impianti tecnologici.
Cosa si intende per parti comuni?
Appurato quindi che è possibile detrarre le spese per interventi di manutenzione ordinaria effettuati su parti comuni, non resta che dare la definizione di “parti comuni”. Per quanto riguarda l’individuazione delle parti comuni interessate dall’agevolazione, è necessario far riferimento all’art. 1117 del codice civile (Risoluzione 12.02.2010 n. 7 che supera il precedente orientamento fornito dalla Risoluzione 7.5.2007 n. 84).
Quindi, sono parti comuni:
- il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale e, in genere, tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune;
- i locali per il riscaldamento centrale, per la lavanderia o per altri simili servizi in comune;
- le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere che servono all’uso e al godimento comune, come gli ascensori, i pozzi, le cisterne, gli acquedotti e, inoltre, le fognature e i canali di scarico, gli impianti per l’acqua, per il gas, per l’energia elettrica, per il riscaldamento e simili fino al punto di diramazione degli impianti ai locali di proprietà esclusiva dei singoli condòmini.
È possibile quindi detrarre il 50% delle spese per la manutenzione degli impianti tecnologici tramite le detrazioni per ristrutturazioni edilizie (c.d. Bonus casa), ma soltanto se effettuate su parti comuni di edifici residenziali. Ad esempio, è possibile detrarre le spese per la manutenzione ordinaria di un impianto centralizzato condominiale.
Continueremo ad approfondire tematiche e casistiche legate al mondo degli incentivi con prossimi focus.