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La Corrosione degli Impianti

La Corrosione degli Impianti

Cause, conseguenze e risoluzione di questo fenomeno negli impianti di distribuzione legato alle caratteristiche dell’acqua

Con questo focus proseguiamo nell’analisi della norma UNI 8065:2019 sul trattamento dell’acqua negli impianti di climatizzazione, di produzione di acqua calda sanitaria e negli impianti solari.

Come abbiamo visto con i precedenti focus, le caratteristiche chimiche e fisiche delle acque di riempimento e reintegro degli impianti possono causare degli inconvenienti che si manifesteranno durante l’esercizio degli impianti.

In questo focus ci occuperemo di analizzare uno di questi fenomeni, in particolare la corrosione degli impianti e le relative tipologie.

  • Corrosione Uniforme

Descrizione: corrisponde alla corrosione uniforme delle pareti e dei componenti dell’impianto;

Metalli più colpiti: rame e leghe, materiali ferrosi zincati a caldo;

Conseguenze: il materiale asportato entra in circolo sotto forma di ioni e può causare corrosioni localizzate in altre parti dell’impianto;

Interventi possibili: correzione del pH (tra 7 e 8), mantenimento della durezza tra 5-10°fr, aggiunta di inibitori specifici a base di fosfati.

  • Corrosione Puntiforme

Descrizione: consiste in una corrosione localizzata che può arrivare a bucare le pareti dell’impianto. Questo fenomeno è tipico delle acque sia fredde che calde ed è favorita da ristagni, depositi e residui di saldatura;

Metalli più colpiti: materiali ferrosi zincati per temperature sopra i 60°C, rame ma non le sue leghe. Gli acciai inossidabili sono colpiti da questa corrosione in presenza di ione cloruro sopra la concentrazione di 50 mg/l;

Conseguenze: tale corrosione è caratterizzata dalla formazione di piccoli crateri che possono, in breve tempo, forare le pareti del componente dell’impianto in breve periodo. Nel caso di materiali zincati, ci può essere una corrosione laddove lo strato superficiale è più sottile;

Interventi possibili: correzione del pH (tra 7 e 8), incremento della presenza di ione bicarbonato mediante rimineralizzazione, riduzione del tenore di solfati, mantenimento della durezza tra 5-10°fr.

  • Corrosione Bimetallica

Descrizione: questo fenomeno è tipico degli impianti composti da componenti con diversi metalli, anche a contatto indiretto;

Metalli più colpiti: metalli ferrosi zincati (metalli non nobili) se utilizzati in presenza di metalli più nobili come rame e acciai inossidabili;

Conseguenze: i metalli meno nobili vengono aggrediti da corrosione se combinati in circuiti con i metalli più nobili;

Interventi possibili: evitare combinazioni dannose. In generale, se il circuito è aperto, i materiali meno nobili devono essere posizionati a monte di quelli più nobili. Se il circuito è chiuso, si deve evitare l’utilizzo combinato.

Quelle appena analizzate corrispondono alle tipologie di corrosione più frequenti negli impianti in cui operate quotidianamente, ma esistono anche altri tipi tra cui:

  • Corrosione-Erosione

Questo fenomeno è diffuso negli impianti: in condizione di eccessiva velocità, in cui sono presenti brusche variazioni di direzione (curve, ecc.), bolle d’aria e depositi solidi. Questa tipologia di corrosione è risolvibile con filtraggi ed eventuali riduzioni di velocità.

  • Tenso-Corrosione

La concomitanza di fenomeni corrosivi a sollecitazioni meccaniche come la trazione, può causare la fessurazione dei materiali che compongono l’impianto.

  • Corrosione Selettiva

In questo caso, in acqua fredda, lo zinco superficiale viene asportato qualora ci sia un’elevata concentrazione di nitrati.

  • Corrosione Interstiziale e a Taglio di Coltello

Queste due tipologie di corrosione sono tipiche dell’acciaio inossidabile poiché in presenza di alta concentrazione di cloruri e di contatto con altri materiali, l’acciaio può dare origine a questi fenomeni corrosivi caratterizzati dalla fessurazione delle pareti dell’impianto.

 Concludiamo l’approfondimento inerente al fenomeno della corrosione degli impianti. In seguito continueremo l’analisi sul trattamento dell’acqua secondo la UNI 8065:2019 ed in generale sugli impianti idrici.

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