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LA DISMISSIONE DEGLI F-GAS

LA DISMISSIONE DEGLI F-GAS

I nuovi accordi accelerano la dismissione

I gas fluorurati sono ampiamente utilizzati nelle nostre vite di tutti i giorni, li troviamo per esempio in frigoriferi, ma anche negli impianti di condizionamento d’aria e pompe di calore.  Gli effetti degli F-gas sul riscaldamento globale sono notevolmente maggiori rispetto a quelli della CO2 e per questo motivo è stato necessario intervenire per limitare l’utilizzo dei gas fluorurati a maggior impatto ambientale.

Dopo mesi di discussioni e contrasti, finalmente le negoziazioni tra Consiglio e Parlamento europeo hanno portato ad un accordo che regolerà le tempistiche e le modalità con cui verrà eseguito il phase-down degli HFC (idrofluorocarburi), cioè la loro progressiva dismissione.

Nonostante la legislazione dell’Unione Europea abbia già limitato in modo significato l’uso dei gas fluorurati, il nuovo accordo andrà a ridurre sensibilmente le emissioni dei gas fluorurati nell’atmosfera cercando di contrastare l’aumento del surriscaldamento globale, seguendo la linea guida portata avanti dall’accordo di Parigi.

Commissione e Parlamento europeo hanno di fatto stipulato un calendario serrato che prevede un’assegnazione decrescente delle quote legate alla produzione e all’immissione sul mercato degli HFC.

L’accordo, ad oggi ancora provvisorio, porterà ad una graduale diminuzione di idrofluorocarburi (HFC) fino ad arrivare ad una completa eliminazione entro il 2050.

Le limitazioni di cui sopra riguarderanno l’immissione sul mercato di prodotti e apparecchiature che contengono HFC, tra cui rientrano frigoriferi domestici, refrigeratori, schiume, aerosol, climatizzatori e pompe di calore.

La prima grossa limitazione riguarda il divieto totale per pompe di calore e apparecchiature di condizionamento d’aria monoblocco di piccole dimensioni (<12 kW) che contengono gas fluorurati, con un GWP (potenziale di riscaldamento globale) pari ad almeno 150 a partire dal 2027, fino ad arrivare ad un’eliminazione totale nel 2032.

Per intenderci, il gas fluorurato attualmente più diffuso è l’R32 con un GWP di 675 che supera di gran lunga quelli che sono i nuovi limiti ammissibili.

La seconda limitazione riguarda le apparecchiature di tipo split: in questo caso il divieto è stato fissato a partire dal 2035, con le scadenze anticipate previste per quegli apparecchi con maggior potenziale di riscaldamento globale.

Le prossime tappe

Ricordiamo quindi che tutto ciò di cui abbiamo parlato è parte dell’accordo provvisorio stipulato tra Consiglio e Parlamento europeo che sarà ora sottoposto per l’approvazione agli Stati membri e alla commissione per l’ambiente del Parlamento.

Nel caso in cui il testo sarà approvato, si passerà alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà quindi in vigore.

A quel punto gli Stati membri potranno emanare le proprie disposizioni per l’attuazione degli obiettivi a livello nazionale, fissando anche un eventuale regime sanzionatorio.

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