Come ridurre l’inquinamento indoor
Le principali soluzioni finalizzate a ridurre i rischi per la salute derivanti dall’inquinamento indoor
L’inquinamento dell’aria indoor deriva da differenti fattori. Come elemento di partenza abbiamo l’aria esterna che contiene molteplici inquinanti derivanti dal traffico e da processi industriali e combustivi di vario genere. L’aria penetra negli edifici e qui si sommano ulteriori fattori peggiorativi generati dagli impianti di climatizzazione estiva e invernale, come ad esempio le polveri sottili ed il monossido prodotto dai camini o dai fornelli a gas, oltre alle sostanze chimiche rilasciate da pitture e vernici. Inoltre anche gli impianti di trattamento aria svolgono un ruolo negativo, poiché a causa della scarsa manutenzione, le superfici veicolano polveri, batteri e muffe rendendo l’aria indoor particolarmente insalubre e pericolosa.
Gli ambienti indoor, per motivi correlati con l’efficienza energetica, sono sempre più isolati e coibentati e questo aumenta di molto i rischi per la salute poiché la concentrazione degli inquinanti tende ad aumentare. È necessario quindi porre rimedio e le soluzioni si devono forzatamente concentrare nell’ambito indoor poiché esternamente non possiamo fare molto per mutare la qualità dell’aria.
Nei locali indoor è quindi fondamentale porre attenzione a diversi elementi ed in particolare analizzeremo l’ambito impiantistico. Per quanto concerne gli impianti di climatizzazione invernale alimentati a gas è imprescindibile che gli stessi siano stati progettati e realizzati nel rispetto delle norme e che garantiscano che nessun inquinante nocivo (come il monossido di carbonio) possa rientrare nei locali interessati.
I sistemi finalizzati all’evacuazione dei prodotti della combustione devono quindi mantenere sempre la loro corretta efficienza. I locali di installazione dovranno essere dotati, nei casi specificati dalle norme, di opportuni fori di ventilazione ed aerazione. Se l’impianto di climatizzazione invernale è alimentato con altri combustibili, come ad esempio quelli solidi, allo stesso modo si dovrà garantire che gli inquinanti generati dai processi combustivi non rappresentino un rischio per la salute degli occupanti.
Se l’edificio è dotato di un impianto di trattamento aria, sarà necessario porre particolare attenzione agli aspetti cosiddetti igienici. In tali frangenti, qualora sia carente l’aspetto manutentivo, è importante analizzare lo stato delle eventuali condotte, diffusori e sistemi filtranti. Nelle condotte, con estrema facilità, si formano sedimenti polverosi che rappresentano il principale alimento per batteri e muffe. Questi elementi microbiologici crescono aumentando il numero delle loro colonie e diffondendo nell’aria agenti patogeni come ad esempio ulteriori batteri o le spore delle muffe. Questo è un serio rischio per le persone e diversi tipi di malattie respiratorie possono minare la salute degli occupanti.
Condotte, diffusori, elementi filtranti, batterie di scambio termico e vari elementi di linea devono quindi essere sottoposti, in relazione al loro stato, ad un trattamento manutentivo che permetta di preservarne la funzionalità ma anche garantire il livello igienico. Strati di polveri, sedimenti devono essere aspirati e rimossi, le incrostazioni eliminate, e qualora le componenti siano in uno stato deteriorato occorre ricondurle ad un idoneo livello. Si usa il termine sanificazione per indicare che oltre ad una corretta pulizia meccanica occorre anche agire con prodotti (chimici o ecosostenibili) in grado di ridurre le presenze microbiologiche potenzialmente pericolose.
In ogni caso, qualsivoglia sia l’impianto di climatizzazione coinvolto è importante che esso non rappresenti un ulteriore elemento di peggioramento dell’aria indoor ma bensì un aspetto che invece migliori la qualità dell’aria o perlomeno ne mantenga intatte le caratteristiche. Riuscire ad arrivare all’obiettivo di un’aria indoor di qualità è raggiungibile anche attraverso specifici apparecchi in ambiente denominati depuratori che hanno lo scopo di trattare l’aria ed eliminare sostanza che possano rappresentare un rischio.