Stop agli incentivi sulle caldaie a gas naturali
Ecco finalmente la novità dall’Unione Europea per l’interpretazione della direttiva EPBD
Negli scorsi mesi si è parlato molto dello stop agli incentivi sulle caldaie autonome funzionanti a combustibili fossili dal 1° gennaio 2025.
Questo dettaglio, contenuto nella versione definitiva della Direttiva Case Green pubblicata ad aprile, ha fin da subito generato dubbi di interpretazione per quanto riguarda il termine stesso di “caldaie autonome funzionanti a combustibili fossili”. La definizione precisa infatti non è stata data contestualmente alla pubblicazione della direttiva, lasciando in sospeso quali tipologie potenzialmente fossero a rischio di perdere la possibilità di essere incentivate e quali invece potessero continuare con gli aiuti economici.
In questi giorni la Commissione europea, con alcune linee guida rivolte agli Stati membri, ha specificato come si debba intendere esattamente la caldaia stand-alone.
Si tratta di un apparecchio che:
- utilizza fonti energetiche non rinnovabili come combustibili solidi, gas naturale e gasolio;
- non è combinato con un altro generatore di calore che impiega energia rinnovabile, la quale fornisce una quota considerevole della produzione energetica complessiva dell’impianto.
Importante anche capire come valutare se una caldaia viene considerata alimentata da combustibili fossili: bisogna guardare al mix di combustibili nella rete del gas al momento dell’installazione della caldaia, senza contare ipotetici usi futuri di gas rinnovabili come biometano e idrogeno verde.
La regola generale è che se la rete del gas locale trasporta prevalentemente gas naturale, l’installazione di caldaie a gas non dovrebbe ricevere incentivi finanziari.
Questa è una conferma importante delle prime indiscrezioni circolate a luglio e, pubblicata in fase di predisposizione della legge di bilancio italiana per il 2025, potrebbe confermare l’eliminazione di detrazione Bonus Casa ed Ecobonus per tutte le caldaie a partire dal 01/01/2025.
Le linee guida contengono poi a sorpresa un altro chiarimento riguardo gli incentivi finanziari per i sistemi di riscaldamento ibridi, che combinano due o più tecnologie per produrre calore e acqua calda in un edificio, ad esempio caldaie a gas con pompe di calore.
Confermata la possibilità per questi sistemi di accedere ai sostegni economici, la Commissione consiglia però di modulare questi incentivi proporzionalmente alla misura in cui l’energia rinnovabile è utilizzata nel sistema ibrido.
Ricordando l’obiettivo finale di eliminare gradualmente l’uso di combustibili fossili nelle caldaie autonome, l’incentivazione dei sistemi ibridi è da intendere come una fase transitoria. Pertanto è possibile che questa modulazione possa trovare applicazione soltanto nei prossimi anni e non immediatamente come invece dovrebbe essere per le caldaie autonome.
Nei prossimi giorni pubblicheremo un vademecum sull’applicazione delle detrazioni fiscali aggiornato a queste ultime novità.